AYUB DAUD
Attaccante
Nato a Mogadiscio (Somalia) il 24 febbraio 1990
Esordio in A: 14 marzo 2009, Juventus-Bologna 4-1
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2002-03 |
JUVENTUS |
A |
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2003-04 |
JUVENTUS |
A |
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2004-05 |
JUVENTUS |
A |
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2005-06 |
JUVENTUS |
A |
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2006-07 |
JUVENTUS |
B |
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42 |
2007-08 |
JUVENTUS |
A |
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0 |
0 |
47 |
2008-09 |
JUVENTUS |
A |
1 |
0 |
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21 |
2009-10 |
CROTONE |
B |
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(legenda)
È arrivato con una settimana di ritardo, ma Ayub Daud è comunque felicissimo dell’ultimo regalo ricevuto per i 19 anni compiuti il 24 febbraio: il primo contratto da calciatore professionista, ovviamente con la Juve. «Sono contentissimo, ma questo è solo un punto di partenza», ha confidato agli amici più stretti. L’accordo, che lega Daud alla società bianconera fino al 2013, è stato raggiunto ieri, anche se il contratto sarà depositato in Lega solo questa mattina: quando il bianconero starà partendo per Roma, dove domani la Primavera di Maddaloni
giocherà contro i giallorossi nell’andata della semifinale di Coppa Italia. A due giorni dal gol della vittoria firmato contro il Napoli da un prodotto del vivaio, Marchisio, la Juve ha così chiuso in cassaforte un altro gioiello che in futuro potrebbe brillare in prima squadra. Daud non è ancora mai stato convocato, ma Ranieri lo segue e lo apprezza: «In allenamento ci fa impazzire con la sua tecnica e la sua velocità», ha detto di lui senza mezzi termini. E agli allenamenti della prima squadra Daud potrebbe partecipare più spesso da qui a fine stagione, per poi essere aggregato ai big durante il prossimo ritiro e mettere in mostra le sue doti nelle amichevoli precampionato. Gare che serviranno a capire se sarà più utile cederlo in prestito o trattenerlo per un’altra stagione in Primavera.
Della Primavera, intanto, il fantasista somalo, nato a Mogadiscio ma residente a Cuneo da quando aveva 5 anni, sta dimostrando di essere una stella assoluta. Decisivo nell’avvio travolgente della squadra di Maddaloni in campionato, era stato bloccato da uno stiramento da novembre a gennaio, ma è tornato in forma in tempo per dare un contributo fondamentale alla vittoria nella Coppa Carnevale con otto gol in sei partite. L’exploit toscano aveva attirato su di lui l’attenzione di diverse squadre straniere, Tottenham in primis, ma né Daud né la Juve hanno mai pensato di rompere un matrimonio che dura dal 2000, quando Dado arrivò nei Pulcini bianconeri: «Alessio Secco e Ciro Ferrara sono stati esemplari: abbiamo trovato subito un accordo», ha spiegato Ulisse Savini, l’agente del bianconero.
La società del resto non ha mai nascosto la stima per Daud, pur spronandolo a crescere ancora. «Ha tecnica e intelligenza - ha detto il responsabile del settore giovanile Ferrara durante il Viareggio - deve maturare». Il contratto da professionista è la prova concreta di quanto la Juve creda nei progressi che il suo gioiellino sta facendo anche fuori dal campo. Per quanto riguarda il terreno di gioco, invece, Maddaloni su di lui è sempre stato chiaro: «Dado è il calcio. Tira benissimo con entrambi i piedi, ha tecnica, visione di gioco e forza esplosiva. Deve solo imparare a non accontentarsi e a pretendere di più da se stesso». Un consiglio recepito in pieno: «Devo imparare a difendere - ordinava a se stesso Daud a Viareggio Anche perché in futuro potrei fare l’esterno nel 4-4-2».
Dopo il contratto, Daud, si aspetta un altro regalo da un 2009 iniziato splendidamente: la cittadinanza italiana, per cui ha già avviato le pratiche burocratiche. E anche questo pare destinato ad arrivare presto. Così magari la Juve, dopo Amauri, si troverà ad avere un altro giocatore conteso da due nazionali.
(Sergio Baldini | Tuttosport | 3 marzo 2009)